La Piadina

secondo gli storici, la piadina è la versione romagnola di una focaccia antichissima diffusa, con le dovute varianti, in ogni parte della terra.
Preparazioni simili, infatti esistono in ogni regione italiana, ma anche in tutto il mondo come, per dirne una, le tortilla del Messico, il Chapati in India, il Khulz o il pane Pitta in medio oriente, per venire poi alla pida della Turchia.
L'origine di questi pani schiacciati è da cercarsi nella notte dei Tempi e sicuramente in principio avevano la funzione di piatti o contenitori che poi si potevano mangiare.
Secondo Piero Medini, storico riminese, l'etimologia della parola è incerta, ma la maggior parte degli studiosi collega il romagnolo "pia" o "piada" poi italianizzato appunto in piada, al greco "plakous" cioè focaccia.
Il termine, se non la piadina in se, sarebbe quasi una riminescenza della dominazione bizantina. Il testo su cui viene cotta la piadina deriva invece dal latino "testa" cioè coccio, che rimanda all'età romana.
Chi non ha dubbi sulla latinita della piadina invece è Giovanni Pascoli che la chiama "Pane rude di Roma" e le dedica un'intera poesia.
Ciò detto viene da sè, che la piadina, è una preparazione tipicamente romagnola e ogni familia qui ne conserva una versione ed ecco una simpatica ricetta: filastrocca della piadina di nonna caterina:
Con fior di farina,
sale da cucina,
bicarbonato sopraffino,
e strutto genuino,
poi acqua di fonte quanto basta
per impastare la pasta,
olio di gomito e
suon di mattarello...
un'ottima piadina otterrai,
ma solo se gli ingredienti
ben dosare saprai.
le nostre nonne infatti, non avevano bilance i cucina e le brave "azdoure romagnole" sapevano dosare tutto sapientemente ad occhio.
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